Un’Europa alimentata da fonti rinnovabili è oramai divenuto l’obiettivo per l’Agenda 2030. Aziende e cittadini abbracciano nuove soluzioni per ottimizzare l’energia delle città e optano per l’utilizzo di  tecnologie  e risorse con formule più adatte a ridurre l’inquinamento.

A luglio 2020 la Commissione Europea si è riunita per discutere di numerose tematiche, tra cui l’emergenza climatica e il Recovery Fund post-Covid. Si è posto l’accento sull’utilizzo dell’idrogeno da rinnovabili, necessario per il processo di decarbonizzazione per alcuni comparti industriali, l’utilizzo nei trasporti e nei sistemi di accumulo. L’obiettivo iniziale è realizzare impianti per 40 000 MW di potenza entro il 2030.

 

La strategia europea per l’equilibrio climatico

L’idrogeno può essere utilizzato come materia prima, combustibile o veicolo energetico e di stoccaggio, e offre tante possibili applicazioni nei settori dell’industria, dei trasporti, dell’energia e dell’edilizia. Esso contribuisce ad una produzione a zero emissioni

Ad oggi nel mondo ci sono elettrolizzatori per soli  250 MW. Entro il 2024, si ipotizza una prima fase da 6.000 MW che permette di produrre fino ad un milione di tonnellate di idrogeno rinnovabile  per dedicare  nel  2050 l’utilizzo del  25% dell’elettricità rinnovabile .

Le società elettriche ed il mondo delle rinnovabili sostengono fortemente la produzione dell’idrogeno dall’elettricità verde.

 

Lo scontro tra le risorse e i molteplici impieghi dell’idrogeno

Nel documento della Commissione Europea  si è parlato anche dell’idrogeno Blu prodotto dal reforming del metano combinato con la CO2 prodotta. Tale teoria ha incrementato il divario formatosi tra la visione del mondo energetico secondo le multinazionali elettriche e quelle dei fossili.

Molti paesi, tra cui l’Italia, stanno lavorando alla miscelazione del biometano in rete. La soluzione migliore, per non limitare la quantità prodotta, sarebbe quella di miscelare l’idrogeno con il metano e trasportarlo poi puro. In tal modo, migliaia di industrie inquinanti troverebbero un nuovo spiraglio per non chiudere definitivamente, bensì continuare a operare riducendo però l’impatto sull’ambiente.

Nel rapporto “European hydrogen backbone” si ipotizza di riqualificare parti delle reti attuali per arrivare a 7.000 km di idrogenodotti nel 2030 e 23.000 nel 2040.

Obiettivi condivisi per un’efficienza energetica pulita

Anche se il ruolo centrale nella sostituzione dei fossili è determinato dalle rinnovabili, oggi l’idrogeno green  rappresenta comunque un’alternativa importante e può essere una fonte di sviluppo fondamentale nel post Covid 19 se supportato da investimenti .In UE si stima di stanziare 140 miliardi di euro fino al 2030.

L’UE, negli ultimi anni, ha proposto numerose soluzioni per decarbonizzare i vari processi industriali ma l’obiettivo è tanto urgente quanto difficile da raggiungere. Tutto ciò rende l’idrogeno essenziale per sostenere le iniziative sostenibili dei paesi europei e ottenere risultati concreti entro il 2050.

Francia e Germania, ad esempio, hanno già dichiarato che gran parte del Recovery Fund sarà destinato all’idrogeno  e alla realizzazione di impianti di elettrolisi.

Nel frattempo, ciascuno stato europeo sta promuovendo sempre più attività quotidiane responsabili e sta optando per fonti energetiche rinnovabili, che alimentano la produzione e la distribuzione. Non si tratta solo di fare la raccolta differenziata e privilegiare lo spostamento con veicoli non inquinanti. Tutti i paesi d’Europa stanno scegliendo soluzioni ecosostenibili per lo sviluppo del territorio. In tempi recenti l’installazione di pannelli solari e pale eoliche si è moltiplicata, così come i mezzi di trasporto elettrici e le campagne di sensibilizzazione anti-inquinamento.

Affidarsi agli esperti dell’energia

Gli elettrolizzatori rappresentano sicuramente una soluzione performante e non inquinante, che può e potrà affiancare le fonti energetiche rinnovabili che oggi fungono da tecnologie pulite chiave. Ma l’obiettivo per il 2030 è davvero realizzabile?

Mentre lo sviluppo economico e territoriale prende diverse pieghe, si istituiscono iniziative e si innovano strumentazioni per dare un apporto rinnovabile alle realtà cittadine di tutta Europa. Per avviarsi verso un 2030 più pulito e rinnovabile è necessario iniziare da scelte consapevoli ed ecosostenibili, come optare per impianti elettrici ottimizzati o fonti energetiche rinnovabili realizzati da professionisti.

Noi di Elettropiemme garantiamo soluzioni in linea con gli obiettivi della Commissione Europea e aiutiamo le aziende ad alimentare la propria produzione con impianti rinnovabili performanti e duraturi.  senza intaccare l’ambiente. Conosciamo la soluzione giusta e personalizzata per qualsiasi esigenza.

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Marilena Degli Agostini
Chief Sales & Marketing Officer

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