Lo scorso mese l’Agenzia Internazionale delle Energie Rinnovabili, altresì detta IRENA, ha pubblicato un report dal titolo “Reaching zero with renewables”, che ha lanciato una prospettiva futura speranzosa per quanto riguarda le emissioni inquinanti.
Oltre a diffondere una maggior sensibilità alla sostenibilità e all’installazione di fonti energetiche rinnovabili, dallo studio è emerso che l’obiettivo da centrare entro il 2050 è quello di ottimizzare la produzione nelle industrie pesanti e tentare di ridurre o addirittura estinguere l’emissione di CO2 causata dai trasporti pesanti.
Le categorie basate sull’uso di combustibili fossili
Nel documento dell’IRENA vengono sottolineati i settori pericolosi in maggior misura per l’ambiente.
Nell’ambito dei trasporti, risultano più inquinanti e dispendiosi i trasporti via nave, via aereo e su mezzi pesanti, come i camion.
Per quanto riguarda invece le industrie, si stima che tra trent’anni, se non si prenderanno provvedimenti correttivi, esse potranno essere responsabili di circa il 24% delle emissioni totali di CO2. I settori più impattanti sono sicuramente il petrolchimico e il siderurgico: questi consumano maggiore energia e producono più anidride carbonica, perché sono il risultato di processi chimici particolari o di eccessivi usi energetici.
Le soluzioni per ridurre la CO2
A questo proposito l’IRENA sostiene cinque alternative sostenibili e innovative per risolvere in modo tangibile l’estesa propagazione di CO2 a causa di industrie e trasporti pesanti.
La prima punta all’efficienza energetica e alla riduzione della domanda che, di pari passo, permetterebbero una diminuzione delle emissioni e quindi dell’inquinamento. La seconda soluzione è l’utilizzo diretto di calore dato da fonti rinnovabili o biomasse, vale a dire il riutilizzo di prodotti di scarto, riducendo così la dipendenza dai combustibili fossili.
La terza attività concerne sistemi per catturare e rimuovere la CO2: tecnologie ancora molto costose o in fase di collaudo o sviluppo, le quali potrebbero dare una svolta reale all’inquinamento da emissioni.
A questo si correla la quarta alternativa, diretta nel dettaglio ai trasporti, che supporta l’uso di carburanti sintetici e carburanti all’idrogeno , sistemi per catturare e rimuovere la CO2 .
Infine, si sostiene l’elettricità rinnovabile. Ottimizzare gli impianti elettrici o installare nuovi sistemi che traggono energia dalla natura è un’attività altamente performante e conveniente. L’energia prodotta può essere reinvestita sottoforma di altra energia o di denaro, o addirittura di benessere condiviso, favorendo l’economia circolare e incrementando la potenza di una società con zero emissioni.
Un futuro pulito potenziale
Molte di queste accortezze, strategie e tecnologie più pulite sono ad oggi ancora acerbe, optare sempre più per soluzioni rinnovabili che contribuiscono alla riduzione dell’inquinamento e delle emissioni è il primo gradino per raggiungere una vetta concreta entro il 2050.
Eliminare la CO2 dall’atmosfera è uno degli obiettivi più motivanti per spingere governi, imprese, cittadini e a investire gradualmente su innovazioni a basso impatto ambientale, come i veicoli elettrici o i pannelli fotovoltaici.
A tal riguardo c’ è un forte e crescente riconoscimento sociale e , in secondo luogo, il rapido calo dei costi delle energie rinnovabili nell’ultimo decennio, e il potenziale futuro di ulteriori riduzioni e ridimensionamento dei costi apre nuove possibilità per l’utilizzo di energie rinnovabili . Le energie rinnovabili insieme alla riduzione della domanda e all’efficienza energetica potrebbero spiegare per oltre l’80% delle riduzioni delle emissioni di CO 2 necessarie in sette settori chiave e settori dei trasporti.
Noi di Elettropiemme puntiamo da sempre all’efficienza energetica e garantiamo ai nostri clienti un supporto in tempo reale per realizzare impianti rinnovabili performanti e duraturi. Conosciamo la soluzione giusta e personalizzata per qualsiasi esigenza.
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Marilena Degli Agostini
Chief Sales & Marketing Officer
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