Il Decreto “Transizione 5.0” – Agevolazioni per l’Innovazione e l’Efficienza Energetica delle Imprese
20 GIUGNO, 2025
Il Decreto Ministeriale “Transizione 5.0” rappresenta un’importante leva per sostenere la trasformazione digitale ed energetica delle imprese italiane attraverso un sistema articolato e mirato. Il provvedimento definisce con precisione i criteri soggettivi e oggettivi per l’accesso alle agevolazioni, le tipologie di investimenti ammissibili e l’intensità del beneficio riconosciuto.
La misura prevede un credito d’imposta per le imprese che, tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025, avviano e completano progetti di innovazione. Gli investimenti devono riguardare beni materiali e immateriali nuovi, strumentali all’attività d’impresa, elencati negli allegati A e B della Legge 232/2016.
Per accedere al beneficio, gli interventi devono portare a una riduzione dei consumi energetici di almeno:
- 3% sull’intera struttura produttiva, oppure
- 5% sui singoli processi produttivi coinvolti.
Il raggiungimento di questi obiettivi consente anche di ottenere ulteriori agevolazioni per:
- Investimenti in impianti per l’autoproduzione/autoconsumo di energia da fonti rinnovabili;
- Spese di formazione del personale su tecnologie digitali ed energetiche.
Chi può accedere?
Possono accedere al beneficio tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato e le stabili organizzazioni in Italia, indipendentemente da settore, dimensione o regime fiscale. Sono tuttavia escluse le imprese in stato di crisi, oggetto di sanzioni interdittive, non conformi alle norme di sicurezza o inadempienti sugli obblighi contributivi.
Investimenti ammissibili
- Beni materiali e immateriali (Allegati A e B alla legge 11 dicembre 2016, n. 232)
Devono essere nuovi, interconnessi al sistema aziendale e funzionali alla gestione energetica. - Impianti per l’autoproduzione di energia
Agevolabili impianti connessi alla produzione di energia da fonti rinnovabili, come il fotovoltaico, purché nuovi e installati entro fine 2025. Sono ammesse anche tecnologie avanzate, con maggiorazione del credito per moduli ad alta efficienza prodotti in UE. - Formazione
Le spese per la formazione sono agevolabili nel limite del 10% degli investimenti in beni, fino a 300.000 euro, se erogate da enti qualificati e con percorsi di almeno 12 ore, che includano moduli sulle tecnologie digitali ed energetiche.
Intensità del beneficio
L’ammontare del credito d’imposta varia in base:
- Alla percentuale di riduzione dei consumi energetici ottenuta (minimo 3% sulla struttura produttiva o 5% sul processo).
- All’ammontare dell’investimento (fino a 50 milioni di euro).
Esempio di intensità:
- Investimenti fino a 2,5 milioni → credito dal 35% al 45%.
- Da 2,5 a 10 milioni → 15%–25%.
- Da 10 a 50 milioni → 5%–15%.
A ciò si aggiungono eventuali incrementi per spese di certificazione energetica (fino a 10.000 €) e contabile (fino a 5.000 €).
Conclusioni
Il DM “Transizione 5.0” si configura come uno strumento strategico per sostenere la modernizzazione del tessuto produttivo italiano, incentivando le imprese a investire in sostenibilità e digitalizzazione. Le agevolazioni sono ben strutturate e premiano chi adotta soluzioni tecnologiche all’avanguardia e contribuisce alla decarbonizzazione. Tuttavia, il successo della misura dipenderà dalla capacità delle imprese di pianificare progetti integrati e documentati, capaci di generare reali benefici energetici e formativi. Un’occasione da non perdere per chi vuole rendere la propria azienda competitiva e resiliente nel nuovo contesto green-tech.