L’importanza dell’economia circolare dopo il Covid-19 - Elettropiemme

L’emergenza Covid-19 ha contribuito a un radicale cambiamento sociale, economico e ambientale. Il rallentamento o il completo stop alle attività produttive da un lato ha ridotto l’inquinamento ma dall’altro ha avuto ripercussioni economiche evidenti.

Ecco perché, per rilanciare l’economia, la Commissione Europea ha stanziato più di 700 miliardi di euro per rafforzare i paesi colpiti dalla pandemia.

La Coalizione Clima e il rilancio dei paesi UE

Sono state introdotte e ottimizzate molteplici attività volte all’equità, alla tutela ambientale, all’ecologia e allo sviluppo digitale e competitivo dei diversi settori.

Le risorse adoperate per fronteggiare il post-Covid e rilanciare a pieno l’economia dei diversi stati europei devono però cooperare e andare di pari passo. L’obiettivo principale è uno sviluppo duraturo, che assicuri un’occupazione più elevata, un benessere equamente distribuito e un’economia circolare.

Oggi, più di ieri, è importante optare per soluzioni, in qualunque campo, che soddisfino le richieste e le contingenze del mercato e che offrano opportunità di crescita, stabilità e benessere a livello sia sociale sia economico.

Valorizzare partendo dalle basi

La crisi economica causata dall’emergenza sanitaria ha appesantito migliaia di imprese. È fondamentale che tutte le imprese attuino una riconversione e investano in un’ottica green. Un buon punto di partenza è capire dove è meglio stanziare gli investimenti.

Come già accennato, la risposta si trova in un unico concetto: sostenibilità. La maggior parte degli investimenti dovrebbe infatti riguardare attività volte alla riqualificazione sia occupazionale sia territoriale, affinché si ottengano risultati ottimali e si tutelino e si estendano le fonti energetiche più pulite e performanti.

Installare impianti energetici rinnovabili, in particolare pannelli fotovoltaici, riduce senza dubbio e rapidamente l’inquinamento. Inoltre, prorogando le detrazioni fiscali, più strutture saranno disposte ad avviare la propria produzione a favore dell’ambiente, sostenendo la propria economia e quella dei consumatori.

I settori maggiormente coinvolti per la sostenibilità dinamica

Un settore forte per ridurre le emissioni inquinanti è quello dei trasporti. È necessario infatti promuovere forme di mobilità green, che possono riguardare sia vere e proprie modalità per spostarsi tutelando il pianeta (come con il car-sharing) sia aumentando la presenza di mezzi che si alimentino elettricamente.

Così come nei trasporti, anche nell’istruzione si devono adottare nuove e più efficienti misure; se da un lato la formazione a distanza ha prodotto molti danni, è anche vero che tecniche educative innovative hanno permesso una diminuzione degli spostamenti, dell’uso massiccio delle infrastrutture e di tutte le attività che spesso causavano un inquinamento elevato. Ecco quindi che la ricerca potrebbe fungere da salvagente per un’istruzione basata sull’economia circolare e sulla salute dell’ambiente.

Infine, un campo che concorre a garantire maggior sostenibilità è quello agroalimentare. Le già ricorrenti iniziative di produzione biologica e di vendita di prodotti a km zero sono solo l’inizio di un percorso che permette di migliorare la qualità degli alimenti ma anche degli scambi e delle garanzie che un’economia circolare può contemporaneamente riservare a consumatori, produttori e territorio.

Un rispetto circolare

Si tratta quindi di un circolo virtuoso che, se avviato studiandone pro e contro, porterà a risultati produttivi e positivi per la salute della società e del pianeta.

L’economia circolare si basa su un cerchio perfetto di azioni atte alla sostenibilità e al rispetto reciproco, a un equilibrio tra persone e tra persone e ambiente. Costruire strutture che usano energie rinnovabili, promuovere la raccolta differenziata e il risparmio energetico, ridurre al minimo l’uso di materiali non riutilizzabili, svolgere numerose attività che limitino le emissioni sono solo alcune delle accortezze da seguire.

Agire responsabilmente e innovare le modalità di produzione e di consumo abbracciando la causa green dà notevoli benefici: oltre a presentarsi come un’azienda in linea con le tendenze e attenta all’ecosistema, cresce la fetta di mercato a cui rivolgersi e, di pari passo, anche la reputazione.

Dopo l’emergenza sanitaria, rilanciare l’economia nazionale ed europea risulta un’attività delicata. Ogni azienda, in ogni paese, dovrebbe contribuire alla responsabilità sociale, economica e ambientale che la Comunità Europea sostiene da sempre.

L’esperienza che serve per ripartire

Per avviare o incrementare un’impresa secondo una prospettiva ecosostenibile è importante rivolgersi a chi sa come progettare e sfruttare l’energia nel modo più semplice e proficuo.

Noi di Elettropiemme aiutiamo le imprese offrendo soluzioni che forniscano energia pulita, proveniente da fonti rinnovabili, dando così un contributo per un’economia circolare efficiente.

Se desideri saperne di più, clicca qui sotto.

 

 

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Marilena Degli Agostini
Chief Sales & Marketing Officer

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