Chi è l’Autoconsumatore a Distanza?
20 GIUGNO, 2025
L’autoconsumatore individuale a distanza è un cliente finale (un soggetto che consuma energia elettrica) che produce energia da fonti rinnovabili in impianti di sua proprietà o sotto il suo controllo, situati in aree nella sua piena disponibilità, e ne autoconsuma virtualmente l’energia attraverso la rete di distribuzione. Questo avviene nei suoi punti di prelievo, anche se fisicamente separati dagli impianti di produzione.
In parole semplici: l’autoconsumatore può usare energia solare (o di altra fonte rinnovabile) prodotta in un suo terreno o immobile per alimentare, per esempio, la propria abitazione o azienda situata altrove, purché tutto sia connesso alla stessa cabina primaria.
Come funziona la configurazione?
Questa configurazione richiede almeno due punti di connessione:
- uno collegato all’impianto di produzione,
- uno collegato a un’utenza di consumo.
Tutti i punti devono trovarsi all’interno dell’area della stessa cabina primaria, facilmente individuabile attraverso le mappe interattive messe a disposizione da ARERA o GSE.
Possono essere inclusi più impianti o sistemi di accumulo, sempre ubicati in aree sotto il controllo diretto dell’autoconsumatore e all’interno della stessa zona elettrica.
Chi può essere il Referente?
Il ruolo di Referente della configurazione può essere svolto:
- direttamente dall’autoconsumatore,
- oppure da un produttore terzo, a condizione che sia una ESCO certificata UNI 11352, su mandato annuale e revocabile.
Quali sono i vantaggi economici?
L’autoconsumatore individuale a distanza può accedere a incentivi gestiti dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici), richiedendo il servizio per l’autoconsumo diffuso. I benefici economici includono:
- il corrispettivo di valorizzazione sull’energia autoconsumata, che rimborsa alcune componenti della bolletta;
- la tariffa premio sull’energia condivisa (incentivabile);
- la possibilità di vendere l’energia immessa in rete o di affidarsi al Ritiro Dedicato (RID) da parte del GSE.
Attenzione ai limiti nei piccoli Comuni
A differenza delle CER e dei gruppi di autoconsumatori, gli autoconsumatori individuali a distanza non hanno accesso ai contributi PNRR a fondo perduto (fino al 40% dell’investimento) anche se gli impianti si trovano in Comuni con meno di 5.000 abitanti.